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CISL IN PIAZZA SABATO 25. IN PARTENZA PER ROMA ANCHE UNA DELEGAZIONE DEL FVG

No allo sciopero: per migliorare la Manovra servono dialogo con il Governo e nuovi schemi di concertazione e contrattazione anche con le parti datoriali. Fotografia della Manovra a luci ed ombre, ma ci sono margini per rafforzare tutele e diritti.

No allo sciopero come azione politica di opposizione; sì ad una manifestazione propositiva indirizzata a rafforzare i punti positivi della Manovra del Governo e a migliorarli ulteriormente. Con questo spirito propositivo ed aperto al dialogo, sabato 25 la Cisl scenderà in piazza a Roma, dove è attesa anche una numerosa delegazione proveniente dal Friuli Venezia Giulia.

“E’ chiaro – spiega per il Cisl regionale, il segretario Alberto Monticco – che siamo di fronte ad una situazione-Paese complessa e che le persone hanno paura di guardare a domani: ma è proprio per questo che il dialogo costruttivo deve rimanere più che mai il faro delle relazioni con l’Esecutivo”.

La manovra presentata da palazzo Chigi – per il sindacato – è a luci ed ombre, ma gli spazi di miglioramento ci sono. Bene, dunque, ad esempio, le misure su famiglia e natalità, il taglio del cuneo fiscale che interesserà 14milioni di lavoratori dipendenti, o ancora la riduzione dell’aliquota Irpef a sostegno dei redditi medio-popolari; così come via libera dalla Cisl anche alla proroga della perequazione delle pensioni, oltre che all’incremento  straordinario del 2,7% per le pensioni minime, e il recepimento della proposta della no tax area sui fringe benefit, aumentata fino a 2mila euro, e della detassazione al 5% dei frutti della contrattazione decentrata, senza contare l’innalzamento della no tax area per i lavoratori dipendenti a 8.500 euro.

Molte delle proposte che abbiamo avanzato al Governo come Cisl – si legge in una nota del Sindacato – sono state accolte e valutiamo positivamente anche alcune conquiste nel settore pubblico, come per esempio gli 8 miliardi per rinnovare i contratti, unitamente all’allocazione di quasi 2 miliardi su un anticipo economico entro dicembre per compensare la lunga vacanza contrattuale dei lavoratori pubblici.

Certo – prosegue la nota sindacale – criticità ed ombre non mancano, a partire dagli elementi penalizzanti introdotti su quota 103, come pure sull’incremento dell’importo minimo per l’anticipo della pensione contributiva da 2,8 a 3 volte l’assegno sociale, le restrizioni di accesso ad Ape Sociale e Opzione Donna.  Restano poi ferme – per la Cisl – anche alcune priorità, sia sul piano fiscale, come, ad esempio, la necessità di anticipare la detassazione delle tredicesime per lavoratori e pensionati con un meccanismo progressivo proporzionale al reddito, sia sui nodi della sanità, a partire dallo sblocco delle assunzioni.

“I temi sul tavolo – spiega ancora Monticco – sono tanti e di assoluto rilievo: c’è di buono che contrariamente agli anni scorsi, sia stato aperto il confronto sulla manovra in anticipo rispetto alla sua approvazione in Consiglio dei Ministri: sabato saremo in piazza per sfruttare questo margine temporale e rivendicare le nostre priorità all’insegna di un dialogo costruttivo”. “Poi – aggiunge il segretario generale della Cisl Fvg, pensando alla situazione-Paese – è chiaro che se da una parte bisogna far prevalere il senso di responsabilità e lavorare con il Governo nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini, dall’altra parte, vi è anche la necessità, in primis con le nostre controparti datoriali, di creare alleanze certe, proattive e reciproche che mettano al centro la persona e il lavoro e non altri interessi. Troppo facile per le parti datoriali rincorrerci quando, ad esempio nel periodo pandemico, c’era la necessità di condividere ed organizzare le cose con le organizzazioni sindacali; troppo comodo, adesso, fare orecchie da mercante sui rinnovi contrattuali di primo e secondo livello”.